Cinque e mezza di mattina
soffia un vento che sussurra
al cielo quanto sono spento
ricordando i cinque giorni
che ho trascorso sopra il molo
dove ogni santa onda
dipingeva un tetro azzurro
l'orizzonte sembra un fuoco
colore porpora ed argento
con la linea di zaffiro acerbo
la figura di quei pini
immensi e forse senza senso
neri come i nostri cuori
a cui ora sto cantando
sono solo faccia a terra contro un muro
e non ho risposte certe da stralciare
sono solo le domande che fan breccia sul futuro
e non colgo l'esistenza del tuo freddo inverno
esplodi ora in mille pezzi
sembran gocciole d'amianto
ogni lacrima è un ricordo
questa notte ho fatto un sogno
riscopro il tenue bacio lento
con il ghiaccio sotto il fiato corto
equivale a ciò che muore dentro
sono solo faccia a terra contro un muro
e non ho risposte certe da stralciare
sono solo le domande che fan breccia sul futuro
e non colgo l'esistenza del tuo freddo inverno