Io voglio scegliere, non voglio più scendere; qui tutto quanto ha un prezzo e devi spendere. Mentre voglio splendere, lei mi vuole spegnere (yo), peccato che sta brace non è cenere, e cedere non è in programma, mi son fatto un'agenda; tremenda questa fame, non voglio la tua merenda. Ne faccio un dramma, ne faccio un'altra d'erba; io t'ho pestato il piede dopo aver pestato merda. Alzai il culo da terra, tenendoci le scarpe poi a Torino, a Lugano, a Padova, tu nel tuo condominio! Col cazzo, questa è ancora guerra, sono il becchino piano chiodo la tua tavola, buon riposino. Grilli per la testa mentre tiri il can per l'aria; strilli alla mia festa come per Guevara a Santa Clara. Fuori bassi e voce, canto e porto la croce più amara, il mio è il destino del faraone, la tua è una piaga. Rulli di tamburi, trilli, rolli sti papiri e spilli della nuova schiuma per trovare nuovi appigli, nuovi arpioni, niente più rancori, sempre più soli; ragazzi fuori, ma troppo soli! Voglio scegliere, non la vivo la tua vita; conto ancora passi dal fondo della salita. Voglio scegliere, tempi di guerra senza fine, andati avanti un cazzo, taglio ancora da vinile. Voglio scegliere, non la vivo la tua vita; conto ancora passi dal fondo della salita. Voglio scegliere, tempi di guerra senza fine, andati avanti un cazzo, taglio ancora da vinile. Pensieri che si legano singoli con parole troppo gelate per sciogliersi al sole bruciano come suole. La testa scoppia, stretta sotto la morsa, è quando l'anima si sdoppia che riprendo la mia corsa. E intanto soffro dentro, sorrido fuori; mangio veleno dallo stesso piatto dei miei genitori. Pure loro delle volte se lo fanno un giro fuori e sai è triste rincasare e piangere gli stessi errori. Cancellati i nomi, ma non mi scordo i visi, non sentirsi a casa da nessuna parte, sempre divisi. Senza tragedia greca sogni campi Elisi, ma le mie lettere son sempre queste: tv e sorrisi. E le canzoni sono sempre come i fiori, e se non vi dispiace vogliam fare i girasoli. Mettiti un'altra catena, così impari a toglierla dimmene un'altra più grossa, così puoi smetterla! Voglio scegliere, non la vivo la tua vita; conto ancora passi dal fondo della salita. Voglio scegliere, tempi di guerra senza fine, andati avanti un cazzo, taglio ancora da vinile. Voglio scegliere, non la vivo la tua vita; conto ancora passi dal fondo della salita. Voglio scegliere, tempi di guerra senza fine, andati avanti un cazzo, taglio ancora da vinile.